Stamattina stavo pensando, col sorriso sulle labbra, all’argomento che, non più tardi di ieri sera, la mia amica ed io avevamo intavolato.
Tutto è partito da una domanda che le ho posto e che ritengo di non essere certo stata particolarmente originale, facendogliela: “Esiste davvero l’uomo come viene dipinto nei film che, oltre all’innegabile bellezza esteriore, si trascina appresso anche tutto quell’entourage di brillantezza, gentilezza, intelligenza, sensibilità, ricchezza interiore e materiale e per finire quel bellissimo modo di sorprenderti anche nell’ipotetico giorno più sfigato dell’anno, rendendotelo imprevedibilmente magico? Oppure rimane evidentemente un “uomo da film” al quale tutte le gentili donzelle si ispirano per almeno un lustro, facendone uno dei traguardi più ambiti della loro vita?"
Tutto è partito da una domanda che le ho posto e che ritengo di non essere certo stata particolarmente originale, facendogliela: “Esiste davvero l’uomo come viene dipinto nei film che, oltre all’innegabile bellezza esteriore, si trascina appresso anche tutto quell’entourage di brillantezza, gentilezza, intelligenza, sensibilità, ricchezza interiore e materiale e per finire quel bellissimo modo di sorprenderti anche nell’ipotetico giorno più sfigato dell’anno, rendendotelo imprevedibilmente magico? Oppure rimane evidentemente un “uomo da film” al quale tutte le gentili donzelle si ispirano per almeno un lustro, facendone uno dei traguardi più ambiti della loro vita?"
Diciamo pure, senza mezzi termini che spesso diventa motivo principe per cercare IL PRINCIPE.
Lei, con sorpresa, mi ha risposto: “Guarda Anna Giulia, dopo il mio primo matrimonio, incontrando Marco, ho assolutamente pensato, per sette lunghi anni, di averlo trovato”...........un'affermazione molto importante, ma già il fatto che siano più di otto anni che vivono sotto lo stesso tetto, mi ha dato un po’ a pensare....e allora mi sono detta: “caspita...sono al cospetto di una fra le poche elette alla quale il destino ha fatto toccare con mano il famoso “uomo dei film”” anche se, avendolo visto una sola volta, il pregio che avrei potuto notare fra tutti quelli elencati, non faceva proprio parte dei miei canoni. Ma questo è assolutamente marginale e diciamo che, fra gli attributi menzionati, esso sta effettivamente all’ultimo posto nell’ipotetica scala gerarchica dei valori.
Marco era dunque l’uomo che non aveva alcun difetto, a parte la bellezza che è una qualità assolutamente discutibile. Anche George Clooney potrebbe non piacere....anche se bisognerebbe viaggiare per diverse lune, prima di imbattersi in un diniego.
Dunque l’uomo dei film....ESISTE!
DOTATO DI UN TIMER....però... ESISTE!
Grande sorpresa....un po’ di invidia (quella buona) e subito una domanda:
Perchè mio marito mi ha sempre assicurato che avrei potuto fare il periplo dell’Africa, o un solco attorno all’Australia, avrei potuto fiutare l’intero suolo americano, terra delle grandi opportunità o il continente asiatico....ma se quello è definito volgarmente l’“uomo dei film”.... forse un motivo ci sarà stato!?
Ho anche pensato che un “uomo dei film” si comporta da uomo dei film...perchè egli si imbatte in una “donna dei film”......ma, a parte l’assoluta bellezza che non la farà mai trovare impreparata al suo arrivo o che sarà sempre pronta ad affrontare qualsiasi condizione pur di stargli accanto.....atteggiamento riscontrabile anche nel mondo delle donne reali.......E’ COMUNQUE "LUI" CHE SI DISTACCA IN MODO IMBARAZZANTE DALLA REALTA’.
La donna dei film, diciamocelo.....non è proprio così distante anni luce da colei che potreste incontrare in un bar..che so...di Lugo ad esempio,.....ma lui......LUIIIIIII.....siate sinceri......è un vero marziano rispetto a ciò in cui ci si imbatte veramente.
Lei, con sorpresa, mi ha risposto: “Guarda Anna Giulia, dopo il mio primo matrimonio, incontrando Marco, ho assolutamente pensato, per sette lunghi anni, di averlo trovato”...........un'affermazione molto importante, ma già il fatto che siano più di otto anni che vivono sotto lo stesso tetto, mi ha dato un po’ a pensare....e allora mi sono detta: “caspita...sono al cospetto di una fra le poche elette alla quale il destino ha fatto toccare con mano il famoso “uomo dei film”” anche se, avendolo visto una sola volta, il pregio che avrei potuto notare fra tutti quelli elencati, non faceva proprio parte dei miei canoni. Ma questo è assolutamente marginale e diciamo che, fra gli attributi menzionati, esso sta effettivamente all’ultimo posto nell’ipotetica scala gerarchica dei valori.
Marco era dunque l’uomo che non aveva alcun difetto, a parte la bellezza che è una qualità assolutamente discutibile. Anche George Clooney potrebbe non piacere....anche se bisognerebbe viaggiare per diverse lune, prima di imbattersi in un diniego.
Dunque l’uomo dei film....ESISTE!
DOTATO DI UN TIMER....però... ESISTE!
Grande sorpresa....un po’ di invidia (quella buona) e subito una domanda:
Perchè mio marito mi ha sempre assicurato che avrei potuto fare il periplo dell’Africa, o un solco attorno all’Australia, avrei potuto fiutare l’intero suolo americano, terra delle grandi opportunità o il continente asiatico....ma se quello è definito volgarmente l’“uomo dei film”.... forse un motivo ci sarà stato!?
Ho anche pensato che un “uomo dei film” si comporta da uomo dei film...perchè egli si imbatte in una “donna dei film”......ma, a parte l’assoluta bellezza che non la farà mai trovare impreparata al suo arrivo o che sarà sempre pronta ad affrontare qualsiasi condizione pur di stargli accanto.....atteggiamento riscontrabile anche nel mondo delle donne reali.......E’ COMUNQUE "LUI" CHE SI DISTACCA IN MODO IMBARAZZANTE DALLA REALTA’.
La donna dei film, diciamocelo.....non è proprio così distante anni luce da colei che potreste incontrare in un bar..che so...di Lugo ad esempio,.....ma lui......LUIIIIIII.....siate sinceri......è un vero marziano rispetto a ciò in cui ci si imbatte veramente.
Difficilmente si trova l'uomo sensibile ai nostri lamenti perchè, secondo loro, SIAMO NOI che ci divertiamo a voler trovare un pretesto per litigare sull'inesistente; come sarà difficile vederlo impugnare la scopa per rimuovere le briciole sotto il tavolo perchè sempre loro dicono che SIAMO NOI che non capiamo che esistono creaturine invisibili che devono essere nutrite; ed infine non speriamo di vederli sgridare nostro figlio se sta davanti alla tv per 4 ore consecutive perchè SIAMO NOI le stupide che non ricordano che lui ce ne sta almeno il doppio.
Ed ecco che qui, mostrerebbe un ruolo determinante la “testa canuta” ai fini di risparmiarci le più grandi delusioni della nostra vita! Se l’ascoltassimo una volta tanto.....ci darebbe la possibilità di soffrire la decima parte di ciò che invece facciamo non ascoltandola.
Ma così va la vita......durante l’adolescenza abbiamo necessità di fare scoperte, esperienze, toccare con mano, piangerci sopra.......a cosa? A nientemeno di ciò che un bel giorno di maggio, sedute accrocchiate ai piedi della nonna, nell’aia della casa colonica di San Potito, ascoltavamo quasi con noncuranza e un po’ di saccenza, ciò che ci sarebbe accaduto di lì a qualche anno.
In realtà nasciamo con dei “pregiudizi” (da noi pulzelle definiti tali) insegnati dall’esperienza poi, in seconda battuta, ci scaldiamo alla più speranzosa immagine degli stereotipi televisivi e cinematografici......e, in ultima analisi, siamo costrette a ritornare sui nostri passi, rievocando quei “pregiudizi” raccontati in quel dì di maggio, e ci accorgiamo, ad esperienza personale avvenuta, che non sono assolutamente vecchi tabù ormai superati, ma solo consigli di qualcuno che ha vissuto tutto questo guazzabuglio idealista prima di noi.......e non bastano generazioni per scalfirli....sono sempre innegabilmente attuali.......anzi, fanno tendenza dall’età dei tempi.
Ehhhh, il sospiro è d’obbligo quando si affrontano argomenti di questo tipo, ordine e grado......e non si arriverà mai ad una soluzione; potremo solo accontentarci di ascoltare un unico racconto in 40 anni di vita ed esultare per la grande favorita....baciata dalla Dea bendata.
Al suo racconto mi sono crogiolata come una braciola al sole d’agosto......e sono andata a letto guardando quel dolce farabutto di mio marito che per tirare l’acqua al suo mulino ha seppellito sotto uno grosso strato di fregnacce e scuse, ciò che bonariamente non avrebbe mai potuto essere.
Poi ho pensato: “Sono comunque 24 anni che gli vivo accanto; non sarà stato l’uomo dei film ma......se dopo 7 anni il timer deve decretare la sua fine....preferisco un uomo normale con i suoi pregi e soprattutto i suoi difetti ai quali mi sono abituata e che ormai amo, piuttosto che un uomo con la scadenza......che, come un alimento deteriorabile, sei costretta a cambiare se non vuoi farti venire la salmonella.
Allora.....evviva gli uomini normali.
Ed ecco che qui, mostrerebbe un ruolo determinante la “testa canuta” ai fini di risparmiarci le più grandi delusioni della nostra vita! Se l’ascoltassimo una volta tanto.....ci darebbe la possibilità di soffrire la decima parte di ciò che invece facciamo non ascoltandola.
Ma così va la vita......durante l’adolescenza abbiamo necessità di fare scoperte, esperienze, toccare con mano, piangerci sopra.......a cosa? A nientemeno di ciò che un bel giorno di maggio, sedute accrocchiate ai piedi della nonna, nell’aia della casa colonica di San Potito, ascoltavamo quasi con noncuranza e un po’ di saccenza, ciò che ci sarebbe accaduto di lì a qualche anno.
In realtà nasciamo con dei “pregiudizi” (da noi pulzelle definiti tali) insegnati dall’esperienza poi, in seconda battuta, ci scaldiamo alla più speranzosa immagine degli stereotipi televisivi e cinematografici......e, in ultima analisi, siamo costrette a ritornare sui nostri passi, rievocando quei “pregiudizi” raccontati in quel dì di maggio, e ci accorgiamo, ad esperienza personale avvenuta, che non sono assolutamente vecchi tabù ormai superati, ma solo consigli di qualcuno che ha vissuto tutto questo guazzabuglio idealista prima di noi.......e non bastano generazioni per scalfirli....sono sempre innegabilmente attuali.......anzi, fanno tendenza dall’età dei tempi.
Ehhhh, il sospiro è d’obbligo quando si affrontano argomenti di questo tipo, ordine e grado......e non si arriverà mai ad una soluzione; potremo solo accontentarci di ascoltare un unico racconto in 40 anni di vita ed esultare per la grande favorita....baciata dalla Dea bendata.
Al suo racconto mi sono crogiolata come una braciola al sole d’agosto......e sono andata a letto guardando quel dolce farabutto di mio marito che per tirare l’acqua al suo mulino ha seppellito sotto uno grosso strato di fregnacce e scuse, ciò che bonariamente non avrebbe mai potuto essere.
Poi ho pensato: “Sono comunque 24 anni che gli vivo accanto; non sarà stato l’uomo dei film ma......se dopo 7 anni il timer deve decretare la sua fine....preferisco un uomo normale con i suoi pregi e soprattutto i suoi difetti ai quali mi sono abituata e che ormai amo, piuttosto che un uomo con la scadenza......che, come un alimento deteriorabile, sei costretta a cambiare se non vuoi farti venire la salmonella.
Allora.....evviva gli uomini normali.