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14 giu 2007
IL FUMO DELL'ARROSTO di un giovedì 14 giugno 2007
Ore 6,48 – gasolio 61 euro.
Ore 8,16 - Eurostar 9424 – Carrozza 9 - Posto 14 – 52 euro.
Giornata già iniziata male con tutti ‘sti numeri.
Sono allergica ai numeri anche se ho avuto il coraggio di portare matematica come prima materia all’esame di maturità.
No, diciamo le cose come stanno: non è stato coraggio ma solo opportunismo! Fu l’unico professore "NOSTRO" che si mischiò nel resto della commissione esterna.
Con i numeri mi vengono le bolle rosse sparse per tutto il viso e un prurito generalizzato su tutto il corpo che l’orticaria da fragole mi fa un baffo.
Oggi sono costretta a trascurare il mio blog, non posso andare in bici e i miei amici di penna staranno una giornata senza i miei “involtini di chiacchiere” che quanto meno mi dimostrano di apprezzare e quando non compaio nella buchetta della loro posta elettronica, subito si preoccupano di chiedere spiegazioni, come se ormai fossi diventata la loro medicina per digerire le ore di lavoro e i contatti “pesanti” della giornata.
E’ una bellissima sensazione.
Mi piace essere necessaria a qualcuno.
Anzi...è fondamentale per la mia sopravvivenza.
Vorrei confermare quello studio scientifico di “nonsodove” che asserisce che fare la propria buona azione giornaliera fa sì che gratificando il cervello, esso stimoli enzimi od ormoni o proteine, in modo tale da creare un particolare benessere fisico.
E sapere che sono una buona medicina per qualcuno, mi fa davvero un piacere immenso e il mio cervello gode come un bonobo utilizzando tutto il potenziale benefico che possiede.
Basta poco.
Qualche stronzata sparata al momento giusto per attenuare la tensione di un momento o una parola di conforto scritta nella giusta maniera per aiutare un amico a trovare il bandolo della matassa di un problema che lo faceva imprecare e impazzire.
Dunque: più aiuto offriamo agli altri e più tardi arriverà il momento in cui dovranno prenderci le misure per il “cappottino di legno” nel quale, presto o tardi, tutti dovremo infilarci per affrontare il gelido sonno eterno.
Allora.......facciamo del bene e lasciamo le medicine in farmacia.
Oggi però mi sento inversa.
Cerco dunque di tradire il mio stato d’animo poco socievole obbligandomi a sorridere all’operatrice del Club Eurostar che mi sta facendo il biglietto e che è sempre tanto cordiale.
E’ carina, gentile, tanto paziente quando l’ignoranza dei ricchi dilaga sovrana. Quei ricchi che non si preoccupano altro che di ciò che accade nel raggio massimo di 20 cm da quella pancia che insieme all’ignoranza sono le uniche cose che emergono da una ricchezza fatua e sbagliata.
La ricchezza è ben altro.
Per esempio è la gioia di “perdere” un po’ del tuo tempo regalandolo a qualcuno che in quel momento potrebbe averne molto più bisogno di te.
No, non sono andata nell’archivio della Rai per guardarmi le vecchie puntate di Padre Mariano.
E’ solo una sensazione.
Non mi sento di essere mai stata particolarmente illuminata dalle istituzioni religiose per provare questi sentimenti.
La Chiesa se non trova il coraggio di scollarsi di dosso quelle granitiche tavole di dogmi alle quali è attaccata dall’inizio del mondo, temo che sarà sempre meno frutto di ispirazione e di spunti.
Ma quando FORSE se ne sarà resa conto.........sarà certamente troppo tardi per cercare di riconquistarsi la fiducia di chi, probabilmente un giorno di tanto tempo fa, avrebbe avuto voglia di ripensarci.
Ore 15,00: Sto per ripartire con l’eurostar 9443 diretto a Roma Termini.
Oggi ho lavorato in uno studio, il JUNGLE SOUND di Milano, che benché sia assolutamente privo della tecnologia e delle strutture necessari al lavoro di noi doppiatori che lavoriamo in post produzione, è uno studio discografico che ha avuto il grande pregio e soprattutto l’infinito privilegio di registrare tutti i meravigliosi lavori di uno dei pianisti più grandi della nostra epoca in termini di genialità compositiva e di impareggiabile umanità.
Sto parlando del pianista GIOVANNI ALLEVI, vero talento musicale e concentrato di originalità comportamentale; 2 cose che non possono disgiungersi l’una dall’altra tanto sono fuse con equilibrio ed armonia.
Insieme a mia figlia abbiamo avuto il piacere di assistere a 2 concerti.....entrambi dello stesso tour “JOY” e devo dire che quelle mani che accarezzano ed aggrediscono i tasti del pianoforte con una semplicità di esecuzione quasi inammissibile, provocano un susseguirsi di emozioni che iniziano dalla prima nota del concerto e finiscono con l’ultimo bis richiesto a gran voce da un pubblico esaltato e ormai catturato dalla dolce atmosfera creata dal suo tour.
Grande Allevi!
Sono le persone di questa caratura che fanno grande il mondo.
Sono quelle persone che riescono, con il loro talento, a regalarci quelle emozioni che non riusciremmo mai a provare se non esistessero.
Sono quelle persone che non hanno il coraggio di insegnare come la grandezza possa convivere con un’umiltà così immensa, benchè ne trabocchino.
Grande Allevi!
Sono contenta che mia figlia l’abbia conosciuto di persona.
Dovrebbe essere un esempio per molti...se non per tutti.
(eddaiiiiii.....siamo seri una volta tanto!)
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