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29 giu 2010

B: SCIOPERO CONTRO LA STAMPA. MA SKY FA ASSE CON FINI



B. vorrebbe scioperare CONTRO la stampa per la “disinformazione” che, dice il Premier: “dura da molti giorni, da molti mesi a questa parte”. Parole che suonano durissime nella settimana più delicata per il ddl intercettazioni: domani – alla vigilia della manifestazione contro il bavaglio indetta a Piazza Navona – si deciderà quando e se calendarizzare il ddl per l’aula entro la fine di luglio………
…….La presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno, oggi comincerà con le sette audizioni previste e se la vuole prendere comoda. A Montecitorio sfileranno prima il professor Glauco Giostra, ordinario di Procedura penale, poi i vertici Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) e Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) per poi passare all’Anm (Associazione Nazionale Magistrati) e al procuratore antimafia Pietro Grasso che ieri, da Firenze, ha voluto ribadire il suo pensiero sul ddl: “L’uso delle intercettazioni – ha spiegato Grasso – è fondamentale nelle indagini su gruppi criminali organizzati, laddove non si può contestare l’intimidazione o l’associazione mafiosa”. “Noi – ha proseguito – speriamo che non ci vengano tolti gli strumenti per contrastare questo tipo di criminalità organizzata, ma soprattutto questo strumento è indispensabile per conseguire risultati investigativi in relazione a delitti che non sono compresi nel 416bis”. Parole che, probabilmente, risuoneranno anche in commissione Giustizia, ma ora è chiaro che al governo interessa fare il prima possibile. Secondo i calcoli del presidente della Camera, dopo il voto sulla manovra, resterebbero solo tre giorni per votare e approvare il ddl in modo da consentire la quarta lettura a settembre al Senato. Un tempo troppo breve che, dunque, preluderebbe ad un ennesimo voto di fiducia. Fini non vuole e dunque a fine luglio potrebbe consumarsi uno scontro molto duro tra i due co-fondatori del Pdl che Giancarlo Lehner, berluscones della prima ora, ha sintetizzato in una foto degna di nostalgie da ventennio: “Sarà il 25 luglio del Pdl”.
Competition
Sarà il ddl intercettazioni a far rompere definitivamente i rapporti tra Fini e Berlusconi? E’ presto per dirlo, ma la scelta di forzare la mano, da parte di Alfano, è senz’altro temeraria. Oltre al Quirinale, Berlusconi si troverebbe contro anche Bossi, che non vuole strappi prima di parlare di federalismo. Nonché un vistoso fronte esterno al Parlamento a cui ieri si è aggiunta SKY. Mockridge qualche settimana fa era stato ricevuto da Fini proprio per parlare del ddl intercettazioni. Pesanti le parole dell’uomo alla guida del vero concorrente di Mediaset sul fronte delle tv: “E’ una legge sbagliata e noi ci batteremo contro, con qualunque mezzo e sistema, e se Carelli (direttore di SkyTg24) andrà in carcere sono pronto ad andarci con lui”.
“Sky Italia è un’azienda che opera in base alle regole del Paese in cui si trova, ma qualsiasi legge imbavagli la comunicazione, minacci gli editori e preveda la galera per i giornalisti è sbagliata e costituisce un attacco alla libertà di informazione”. Di Pietro ha sintetizzato il clima del momento: “Il premier è allergico alla libertà di stampa e a chi, con la schiena dritta, esercita il suo mestiere raccontando la verità”.
(da "IL FATTO QUOTIDIANO" articolo di Sara Nicoli)
nella foto: Tom Mockridge amministratore delegato di SKY ITALIA

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