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20 giu 2010

BENVENUTO AL NUOVO MINISTRO PER L'ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO......MA....COS'E'?????


Se non sono così, noi italiani, non li vogliamo.

Al nostro Governo sentivamo proprio la mancanza di un altro esperto in aule di tribunale.
E’ stato nominato, con tanto di giuramento, il nuovo ministro per l’attuazione del Federalismo: Aldo Brancher, anello di congiunzione tra Berlusconi imprenditore, PDL e partito di Bossi.
Credo valga la pena conoscerlo insieme.
Prima di intraprendere la carriera politica, Aldo Brancher è stato prete paolino e braccio destro di Don Emilio Mammana, il sacerdote che ha aperto il primo ufficio pubblicità di "Famiglia Cristiana", ed ha portato il settimanale dalle parrocchie ad essere uno dei periodici italiani più venduti.
Carriera politica
Dismessa la tonaca di prete paolino, inizia la carriera politica nel 1999 dopo una collaborazione come dirigente del gruppo Fininvest a partire dal 1982. Venne eletto alla Camera nel maggio 2001. Durante la XIV Legislatura, sotto entrambi i governi Berlusconi, è stato sottosegretario di Stato nel Ministero per le riforme istituzionali e la devoluzione. Rieletto alla Camera nell'aprile 2006, è stato vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera durante la XV Legislatura. Nel 2008 è stato rieletto nelle liste del Popolo della Libertà.
Nel giugno 2010 è nominato Ministro per l'Attuazione del Federalismo.


PROCEDIMENTI GIUDIZIARI
Nel 1993 fu detenuto per 3 mesi nel carcere di San Vittore con l’accusa di aver pagato 300 milioni al ministro della Sanità De Lorenzo per ottenere il privilegio di destinare più spazio alle reti Fininvest per la programmazione della campagna pubblicitaria contro l’AIDS. Privilegio subito realizzato.
Aldo Brancher fu uno dei pochissimi inquisiti di Mani pulite a ricevere solidarietà dall'ambiente esterno: lo rivelò il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi raccontando che "quando il nostro collaboratore Brancher era a San Vittore, io e Confalonieri giravamo intorno al carcere in automobile: volevamo metterci in comunicazione con lui" (la Fininvest indice corsi e aggiornamenti di “paranormale” J).
Scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato con giudizio di primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Brancher non verrà condannato in Cassazione grazie alla PRESCRIZIONE per il secondo reato e alla DEPENALIZZAZIONE del primo da parte del governo Berlusconi, del quale faceva parte (dunque NON è STATO ASSOLTO perché non ci è stato dato di sapere).
Viene indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Giampiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni.

Ma Aldo Brancher E’ SOLO L’ULTIMO di una serie infinita di malfattori che dimora tra le fila di un Governo corrotto, colluso e che noi italiani paghiamo profumatamente per sollevarci dai problemi che affliggono il nostro territorio.
Infatti, sono molti gli esponenti che hanno pendenze con la giustizia
Ecco l’elenco:
Primo fra tutti il Presidente del Consiglio, SILVIO BERLUSCONI, impuntato per corruzione in atti giudiziari (caso MILLS) e frode fiscale (diritti MEDIASET). Per lui, anche una richiesta di rinvio a giudizio per frode fiscale ed appropriazione indebita (MEDIATRADE – RTI) e un’indagine a suo carico per concussione e minacce. Poi i ministri ALTERO MATTEOLI, imputato per favoreggiamento. La Camera non autorizza a procedere e RAFFAELE FITTO, imputato per peculato, finanziamento illecito ai partiti ed abuso di ufficio; a questi, inoltre, bisogna aggiungere i sottosegretari NICOLA COSENTINO, indagato per concorso esterno in associazione camorristica. Per lui è stato richiesto l’arresto ed inoltre GUIDO BERTOLASO, capo della Protezione Civile indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Grandi Eventi. Per non parlare poi del coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, indagato dalla Procura di Firenze per concorso in corruzione e a Roma per il reato di corruzione.
Con questa piccola e doverosa precisazione, per onestà personale, la mia logica mi impone una domanda:
“Come potrebbero B. e la sua cricca voler varare una legge anti-corruzione che farebbe colare a picco l’intero Transatlantico?”
Non facciamoci prendere in giro……MANDIAMOLI A CASA o ancor meglio IN GALERA dove si meriterebbero di stare per il resto della loro vita.

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