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15 lug 2010
CLASSE DIGERENTE
di Marco Travaglio
Ricapitolando. Il Premier ha due processi per frode fiscale e appropriazione indebita, uno per corruzione giudiziaria e un’indagine per minaccia a corpo dello Stato, senza contare prescrizioni, reati depenalizzati (da lui), amnistie, insufficienze di prove, le archiviazioni per decorrenza termini. Il suo braccio destro Previti è un pregiudicato per due corruzioni giudiziarie. Il suo braccio sinistro Dell’Utri è un pregiudicato per false fatture e frode fiscale, poi ha una condanna in appello per mafia, un processo per estorsione mafiosa, uno per calunnia pluriaggravata e un’inchiesta per associazione segreta (la P3). Il suo coordinatore Verdini è indagato per corruzione e P3. Il suo vice coordinatore Abelli l’hanno appena beccato a prender voti dalla ’ndrangheta. I suoi ministri Matteoli e Fitto sono a processo, l’uno per favoreggiamento, l’altro per corruzione. Altri due, Bossi e Maroni, già pregiudicati. Fra i sottosegretari Letta e Bertolaso sono indagati, Brancher è imputato, Cosentino ha un mandato di cattura per camorra e i pm di Roma stanno valutando la posizione del viceministro della Giustizia Caliendo, detto “Giacomino” dai compari di P3. Questo governo-lombrosario gode della piena fiducia (35 volte in due anni) del Parlamento, e ci mancherebbe: lì siedono 24 pregiudicati e 90 fra imputati, indagati, prescritti e condannati provvisori. Anche al Parlamento europeo ci rappresentano condannati (Patriciello, Borghezio, Bonsignore) e indagati (tipo Mastella). In omaggio al federalismo penale, frequentano assiduamente procure e tribunali un bel po’ di sindaci: dalla Moratti (indagata per smog e aTosi e Gentilini (condannati per razzismo), da De Luca (imputato per associazione per delinquere, concussione, truffa, falso) a Cammarata (inquisito per abuso). E sono indagati cinque governatori regionali su 20: Formigoni (smog) Lombardo (mafia e abuso), Scopelliti (imputato per omissione d’atti d’ufficio e di recente beccato a cena col boss), De Filippo (favoreggiamento), Iorio (concussione e abuso). L’ex governatore siciliano Cuffaro, condannato in appello a 7 anni per favoreggiamento mafioso, è imputato per concorso esterno e il pm ha appena chiesto per lui altri 10 anni di galera. I vertici della Protezione civile vagano fra l’ora d’aria e i domiciliari. Indagati pure il cardinale Sepe e un paio di gentiluomini di Sua Santità. L’erede al trono Vittorio Emanuele di Savoia è imputato per associazione a delinquere. Ottimi anche due presidenti emeriti della Corte Costituzionale: Mirabelli era intimo del faccendiere Pasqualino Lombardi; Baldassarre è indagato per millantato credito. L’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, è sotto processo per l’aggiotaggio delle scalate bancarie. Ben piazzato il Gotha di Confindustria, col gruppo della presidente Marcegaglia che ha patteggiato per corruzione e il padre della Emma, Steno, fresco indagato per smaltimento illegale di rifiuti tossici. Il gruppo Fiat-Agnelli sfila in tribunale con Gabetti e Grande Stevens, la Telecom modello Tronchetti con gli spioni della Securitiy, e poi Fastweb, Parmalat, Finmeccanica, Unipol, Impregilo, Ligresti, Geronzi…Ottime le performance di forze dell’ordine e servizi segreti: il Sismi di Pollari & Pompa alla sbarra per i dossier illeciti, Il capo del Dis, De Gennaro, condannato in appello a 16 mesi per istigazione alla falsa testimonianza sui pestaggi del G8, per i quali hanno collezionato 73 condanne fra dirigenti e agenti della Polizia; una dozzina di 007 indagati per i depistaggi sulle stragi; l’ex comandante del Gdf, Speciale, ha rimediato in appello 18 mesi per peculato; il comandante del Ros, generale Ganzer, s’è appena guadagnato 14 anni in primo grado per traffico internazionale di droga, mentre il predecessore Mori è imputato per favoreggiamento a Provenzano e indagato perché ai tempi delle stragi trattava con Cosa Nostra, infatti godono entrambi della “piena fiducia” del governo, e anche del Pd. Ma noi, dico noi miseri incensurati, dove abbiamo sbagliato???
Commento:
Qualcuno dovrebbe gentilmente spiegarmi COME non si possa cadere in tentazione, quando i massimi esponenti delle più grandi istituzioni del Paese, chi in un modo, chi in un altro, chi facendo man bassa nel “breviario” penale, ci insegna a delinquere senza il minimo pudore e dimostrando di farla franca rimanendo incollato alla propria poltrona da privilegiato con il benestare di buona parte del popolo italiano che, ironia della sorte, lo difende ancora a spada tratta, dopo tutto quello che, fonti attendibili, ci raccontano quotidianamente attraverso i loro documenti.
Ricordo che alla tenera età di 15 anni, rubai un capo di abbigliamento intimo in un grande magazzino, all’epoca molto alla moda. Alla porta d’uscita già mi attendevano due energumeni alti almeno un paio di metri ciascuno, che mi portarono, con modi assolutamente poco galanti, al cospetto della cattivissima direttrice del punto vendita, la quale mi prospettò, in caso avessi deciso di intraprendere la strada della delinquenza, una vita d’inferno e un futuro da 41bis…….forse, la povera signora, non sapeva che, col passare degli anni, le cose sarebbero cambiate radicalmente e che invece oggi, se non delinqui, non sei nessuno.
Ora, alla luce di quell’unica devastante esperienza che ha segnato totalmente la mia vita, ho fatto dell’onestà e dell’incorruttibilità un punto fermo sul quale ho basato non solo il mio modo di interpretare la vita, ma anche l’educazione di mia figlia, nonostante mi capiti a volte di provare inadeguatezza nei confronti di una società che di questi valori ne ha fatto, in tanti casi, addirittura motivo di derisione.
Credo che se ci interessa il destino del nostro Paese e soprattutto delle nostre future generazioni, sia giunto il momento di rimboccarci le maniche e di iniziare un’accurata selezione della classe politica attraverso l’informazione, la documentazione, le notizie date da giornalisti autorevoli ed aggiornati (evitando accuratamente la stampa Minzoliniana definita ormai “parodia” di giornalismo reale e dalla quale molti giornalisti seri hanno già preso fortunatamente le dovute distanze), per lanciarci alla ricerca di politici ancora "PULITI". Solo attraverso la nostra coscienza politica informata e ripulendo il governo dalla “marmaglia” di omuncoli corrotti ed indecenti che oggi lo anima, potremo riconquistarci finalmente una reputazione che in epoche lontane è stata fonte d’ispirazione per altri paesi, ma che oggi lo è solo per i loro comici.
(agb)
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