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30 mag 2007


LA LEGGE DI MURPHY

La legge di Murphy n. 46, comma 17, paragrafo 5, dice:
“Se arrivi, per grazia ricevuta, ad anticipare il ritorno a casa, prendendo il treno precedente ma sopra devi pagare 8 euro di differenza della prenotazione di cui sei sprovvisto, ti ritroverai un minuto prima della partenza, con 7 euro nel portafoglio perché uno l’hai dato al solito mendicante sotto la metro che tanta pena ti ha sempre fatto”!
Murphy, è un vero genio, mi ha proprio fatto la radiografia a quel che mi è appena accaduto.
Per cui, sempre in base a detta legge, sarai costretto a scendere dal tanto agognato treno e ad aspettare il mezzo successivo, per quel solo euro mancante che sicuramente farà parte di quell’ennesimo bicchierino che qualcuno sta bevendo alla tua salute e non certo alla SUA! E’ logico che nell’ora che ti separa dalla successiva partenza, avrai tutto il tempo necessario per rifornirti ad un bancomat dell’euro che, mancandoti, ti avrà già cambiato l’umore, alzato il colesterolo e colpito allo stomaco con un attacco di gastrite e, ovviamente, detto euro, non ti servirà più perché la prenotazione del treno successivo sarà già in mano tua, dato che sarebbe stato il treno che avresti dovuto prendere, come da programma stabilito.
Questo è ciò che mi è appena successo; ossia dalla fretta incredibile e dagli impegni che si erano inesorabilmente intrecciati, impedendomi amaramente di anticipare i tempi…..eccomi qui a grattarmi la testa e a tradurre su computer le mie sfighe delmercoledì di una settimana qualsiasi, in attesa che sopraggiunga il fatidico orario di partenza.
Al contrario, se fossi arrivata in largo anticipo per fare bancomat, avrei sicuramente avuto denaro sufficiente per rifornirmi, non di una, ma di 10 prenotazioni e oltre!
Ma ormai mettiamoci una pietra sopra e facciamoci un sorriso….tanto, incazzarsi, a che servirebbe?
Solo a dare una nuova soddisfazione a quel deficiente di Murphy che nelle sfighe, lui ci prende sempre!
No, grazie, la gastrite basta e avanza.
Buon mercoledì Annagiù!
(riflessioni incazzate di chi ha appena DOVUTO perdere il treno).

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