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28 mag 2007

Pub gay australiano potrà vietare ingresso a eterosessuali lunedì, 28 maggio 2007 11.31 Versione per stampa


MELBOURNE (Reuters) - Un locale australiano per omosessuali ha ottenuto il permesso di vietare l'ingresso agli eterosessuali, per creare un'atmosfera sicura e confortevole per i suoi clienti gay.

Le leggi australiane sulle pari opportunità non permettono la discriminazione degli individui in base alla razza, religione e gusti sessuali.

Ma Tom McFeely, proprietario del Peel Hotel, sostiene che il permesso è necessario per consentire alla sua clientela di esprimere la propria sessualità in un'atmosfera rassicurante.

McFeely dice che ci sono a Melbourne più di 2000 locali pensati per una clientela eterosessuale, mentre il suo è l'unico posto espressamente dedicato ai gay.

La commissione per i diritti umani dello stato del Victoria ha appoggiato la decisione dicendo che è in linea con il principio di difendere una minoranza soggetta a discriminazione.


© Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters.

COMMENTO PERSONALE:
Appoggio la decisione della commissione per i diritti umani che in questo caso ha confermato il divieto di entrata agli eterosessuali all'Hotel del Sig. McFeely non perchè sia a favore delle discriminazioni ma semplicemente perchè gli omosessuali sono spesso oggetto di derisione e di incomprensione da parte di molti......anzi.....TROPPI!
Sono certa che il Sig. McFeely cercando di preservare a tutti i costi la privacy di coloro che hanno semplicemente  gusti diversi dai nostri, abbia ampiamente dimostrato una grande sensibilità d'animo nei confronti di una sessualità mal considerata da una moralità bigotta e ancora da troppa arretratezza mentale.

(Batman, se fosse stato gay, l'avrei amato allo stesso modo......e voi no?)


1 commento:

  1. Mi chiedevo, non senza una ironica punta di divertimento, quali fossero i criteri di selezione mediante i quali Mr.McFeely gestisce l'accesso al suo esclusivo locale per soli gay, forte di aver ricevuto cotanta benedizione legale su carta bollata dello stato del Victoria, e conseguentemente vieti l'ingresso agli etero.

    Immaginavo:

    - Sottoporsi all'insindacabile giudizio del titolare. (Ma, non oso immaginare la prova di ammissione da sostenere, o il concorso per titoli ed esami).
    - Compilare un semplice modulo prestampato di autocertificazione al momento di accedere al locale.
    - Presentarsi teneramente mano nella mano con il proprio compagno sotto l’attento sguardo vigile e indagatorio del McFeely.
    - Si acceda solo se presentati da soci di chiara e provata fama e dalla certificata inclinazione sessuale indirizzata verso il loro stesso sesso.

    Non mi resta che partire in missione per la “terra dei canguri” allo scopo di fornire risposte ai miei dubbi.

    Sicuramente non riuscirò mai ad imbucarmi nell’esclusivo Peel Hotel di tendenza.

    Vorrà dire che cercherò consolazione tra note e “tradizionali” bionde bellezze autoctone che ben valorizzano le spiagge australiane.

    Vi farò sapere

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