E bravo Chiamparino!
E’ ancora simbolico, ma a breve, chiedere un certificato di famiglia anagrafico al Comune di Torino, per riconoscere legalmente una coppia di fatto, sia essa etero o gay, potrà diventare possibile.
Tutto questo deriva da una delibera d’iniziativa popolare approvata in Sala Rossa dopo mesi di dibattimento.
Mentre l’opposizione di centrodestra considera il provvedimento una “pagliacciata” ritenendolo solo una decisione di pertinenza del Parlamento Nazionale, il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, dopo aver celebrato a febbraio, il primo matrimonio simbolico di una coppia lesbica, con questa delibera dimostra la disponibilità a garantire tutti i servizi del Comune tanto alle coppie etero quanto a quelle omosessuali riconoscendo ad entrambi gli stessi diritti e benefici previsti da atti e regolamenti della città di Torino: casa, sanità, scuola, servizi sociali ed assistenza anziani.
Anagrafe e stato civile, assicura il Sindaco, sono tra le competenze concesse dal Parlamento direttamente ai Comuni e quindi di totale pertinenza locale.
Ora saranno gli assessorati a dover aggiornare i rispettivi regolamenti sulla base della nuova situazione, ma soprattutto, l’arduo compito sarà quello di dover trovare i finanziamenti per garantire i servizi.
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